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Questo blog è stato aperto da Mario Ardigò per consentire il dialogo fra gli associati dell'associazione parrocchiale di Azione Cattolica della Parrocchia di San Clemente Papa, a Roma, quartiere Roma - Montesacro - Valli, un gruppo cattolico, e fra essi e altre persone interessate a capire il senso dell'associarsi in Azione Cattolica, palestra di libertà e democrazia nello sforzo di proporre alla società del nostro tempo i principi di fede, secondo lo Statuto approvato nel 1969, sotto la presidenza nazionale di Vittorio Bachelet, e aggiornato nel 2003.

This blog was opened by Mario Ardigò to allow dialogue between the members of the parish association of Catholic Action of the Parish of San Clemente Papa, in Rome, the Roma - Montesacro - Valli district, a Catholic group, and between them and other interested persons to understand the meaning of joining in Catholic Action, a center of freedom and democracy in the effort to propose the principles of faith to the society of our time, according to the Statute approved in 1969, under the national presidency of Vittorio Bachelet, and updated in 2003.

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L’Azione Cattolica Italiana è un’associazione di laici nella chiesa cattolica che si impegnano liberamente per realizzare, nella comunità cristiana e nella società civile, una specifica esperienza, ecclesiale e laicale, comunitaria e organica, popolare e democratica. (dallo Statuto)

Italian Catholic Action is an association of lay people in the Catholic Church who are freely committed to creating a specific ecclesial and lay, community and organic, popular and democratic experience in the Christian community and in civil society. (from the Statute)

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Scrivo per dare motivazioni ragionevoli all’impegno sociale. Lo faccio secondo l’ideologia corrente dell’Azione Cattolica, che opera principalmente in quel campo, e secondo la mia ormai lunga esperienza di vita sociale. Quindi nell’ordine di idee di una fede religiosa, dalla quale l’Azione Cattolica trae i suoi più importanti principi sociali, ma senza fare un discorso teologico, non sono un teologo, e nemmeno catechistico, di introduzione a quella fede. Secondo il metodo dell’Azione Cattolica cerco di dare argomenti per una migliore consapevolezza storica e sociale, perché per agire in società occorre conoscerla in maniera affidabile. Penso ai miei interlocutori come a persone che hanno finito le scuole superiori, o hanno raggiunto un livello di cultura corrispondente a quel livello scolastico, e che hanno il tempo e l’esigenza di ragionare su quei temi. Non do per scontato che intendano il senso della terminologia religiosa, per cui ne adotto una neutra, non esplicitamente religiosa, e, se mi capita di usare le parole della religione, ne spiego il senso. Tengo fuori la spiritualità, perché essa richiede relazioni personali molto più forti di quelle che si possono sviluppare sul WEB, cresce nella preghiera e nella liturgia: chi sente il desiderio di esservi introdotto deve raggiungere una comunità di fede. Può essere studiata nelle sue manifestazioni esteriori e sociali, come fanno gli antropologi, ma così si rimane al suo esterno e non la si conosce veramente.

Cerco di sviluppare un discorso colto, non superficiale, fatto di ragionamenti compiuti e con precisi riferimenti culturali, sui quali chi vuole può discutere. Il mio però non è un discorso scientifico, perché di quei temi non tratto da specialista, come sono i teologi, gli storici, i sociologi, gli antropologi e gli psicologi: non ne conosco abbastanza e, soprattutto, non so tutto quello che è necessario sapere per essere un specialista. Del resto questa è la condizione di ogni specialista riguardo alle altre specializzazioni. Le scienze evolvono anche nelle relazioni tra varie specializzazioni, in un rapporto interdisciplinare, e allora il discorso colto costituisce la base per una comune comprensione. E, comunque, per gli scopi del mio discorso, non occorre una precisione specialistica, ma semmai una certa affidabilità nei riferimento, ad esempio nella ricostruzione sommaria dei fenomeni storici. Per raggiungerla, nelle relazioni intellettuali, ci si aiuta a vicenda, formulando obiezioni e proposte di correzioni: in questo consiste il dialogo intellettuale. Anch’io mi valgo di questo lavoro, ma non appare qui, è fatto nei miei ambienti sociali di riferimento.

Un cordiale benvenuto a tutti e un vivo ringraziamento a tutti coloro che vorranno interloquire.

Dall’anno associativo 2020/2021 il gruppo di AC di San Clemente Papa si riunisce abitualmente il secondo, il terzo e il quarto sabato del mese alle 17 e anima la Messa domenicale delle 9. Durante la pandemia da Covid 19 ci siamo riuniti in videoconferenza Google Meet. Anche dopo che la situazione sanitaria sarà tornata alla normalità, organizzeremo riunioni dedicate a temi specifici e aperte ai non soci con questa modalità.

Per partecipare alle riunioni del gruppo on line con Google Meet, inviare, dopo la convocazione della riunione di cui verrà data notizia sul blog, una email a mario.ardigo@acsanclemente.net comunicando come ci si chiama, la email con cui si vuole partecipare, il nome e la città della propria parrocchia e i temi di interesse. Via email vi saranno confermati la data e l’ora della riunione e vi verrà inviato il codice di accesso. Dopo ogni riunione, i dati delle persone non iscritte verranno cancellati e dovranno essere inviati nuovamente per partecipare alla riunione successiva.

La riunione Meet sarà attivata cinque minuti prima dell’orario fissato per il suo inizio.

Mario Ardigò, dell'associazione di AC S. Clemente Papa - Roma

NOTA IMPORTANTE / IMPORTANT NOTE

SUL SITO www.bibbiaedu.it POSSONO ESSERE CONSULTATI LE TRADUZIONI IN ITALIANO DELLA BIBBIA CEI2008, CEI1974, INTERCONFESSIONALE IN LINGUA CORRENTE, E I TESTI BIBLICI IN GRECO ANTICO ED EBRAICO ANTICO. CON UNA FUNZIONALITA’ DEL SITO POSSONO ESSERE MESSI A CONFRONTO I VARI TESTI.

ON THE WEBSITE www.bibbiaedu.it THE ITALIAN TRANSLATIONS OF THE BIBLE CEI2008, CEI1974, INTERCONFESSIONAL IN CURRENT LANGUAGE AND THE BIBLICAL TEXTS IN ANCIENT GREEK AND ANCIENT JEWISH MAY BE CONSULTED. WITH A FUNCTIONALITY OF THE WEBSITE THE VARIOUS TEXTS MAY BE COMPARED.

Il sito della parrocchia:

https://www.parrocchiasanclementepaparoma.com/

domenica 28 luglio 2013

Domenica 28-7-12 – Lezionario dell’anno C per le domeniche e le solennità – 17° domenica del Tempo Ordinario – 1° settimana del salterio – colore liturgico: verde – Vangelo e sintesi dell’omelia della Messa delle nove


Domenica 28-7-12 –  Lezionario dell’anno C per le domeniche e le solennità – 17° domenica del Tempo Ordinario  – 1° settimana del salterio – colore liturgico: verde – Vangelo e sintesi dell’omelia della Messa delle nove
Osservazioni ambientali: temperatura 31°  C. Cielo: sereno: è una bella giornata estiva, che si annuncia molto calda. Canti: ingresso, Alzo gli occhi verso il cielo; Offertorio, Guarda questa offerta; Comunione, Preghiera semplice. Il gruppo di AC era nei banchi a sinistra dell'altare, guardando l'abside.
Buona domenica a tutti i lettori!
Prima lettura
Dal libro della Gènesi (Gen 18,20-32)
 In quei giorni, disse il Signore: "Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere  a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!". Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo gli si avvicinò e disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a qual luogo riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lontano da te! Forse il giudice di tuta la terra non praticherà la giustizia?". Rispose il Signore: "Se a Sodoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo". Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose:"Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque". Abramo riprese a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta". Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta". Rispose:"Non lo farò, se ve ne troverò trenta". Riprese: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei venti". Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei dieci".
Salmo responsoriale (Sal 137)
Ritornello:
 Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dei, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l'umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano.

La tua destra mi salva.
Il Signore farò tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l'opera delle tue mani.

Seconda lettura
Dalla lettera di san Paolo Apostolo ai Colossesi (Col 2, 12-14)
 Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e non della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo sulla croce.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11, 1-13)
 Gesù di trovava in un luogo a pregare: quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli". Ed egli disse loro: "Quando pregate, dite: 'Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione' ". Poi disse loro: "Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: 'Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli', e se quello dall'interno gli risponde 'Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani', vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce?  O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figlio, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!".
Omelia della Messa delle nove
 In questa domenica la Chiesa ci parla della preghiera, di come si prega.
 Nella prima lettura è messo in risalto il coraggio e la costanza di Abramo nell'intercedere presso Dio in favore degli abitanti della città di Sòdoma.
 Nel brano evangelico Gesù insegna ai discepoli a pregare con il Padre Nostro. E' importante pregare con rettitudine e costanza. Non dobbiamo chiedere che sia fatta la nostra volontà, ma quella di Dio, come appunto si fa nella preghiera del Padre Nostro.
 A volte nella preghiera chiediamo ciò che ci sembra essere il nostro bene e quando non veniamo esauditi ci scoraggiamo.  Dovremmo invece chiederci se abbiamo chiesto che sia fatta la volontà di Dio, non la nostra, e  capire quando ciò che ci accade è la volontà di Dio, la croce che ci è dato portare nella vita.
 Nel Vangelo Gesù insegna che a chi chiede sarà dato, che chi cerca trova e che a chi bussa sarà aperto. Gesù non mente. A volte siamo noi che non preghiamo con rettitudine, perché avvenga ciò che Dio vuole per noi. E, quando la nostra preghiera non esaudita, ci stanchiamo di chiedere, siamo incostanti.
 Ciò che dobbiamo chiedere, come è scritto nel brano evangelico, è il dono dello Spirito Santo, mediante il quale, per grazia di Dio, già ora potremo vivere nel Regno di Dio.
Sintesi di Mario Ardigò, per come ha inteso le parole del celebrante – Azione Cattolica in San Clemente Papa – Roma, Monte Sacro Valli
Avvisi parrocchiali:
-dalle ore 12 del  1 agosto fino alle ore 24:00 del 2 agosto, si potrà beneficiare dell'indulgenza plenaria nel Perdono di Assisi. Bisogna visitare una chiesa francescana o una chiesa parrocchiale; recitare il Credo, il Padre Nostro e un'altra preghiera secondo le intenzioni del Papa, confessarsi e comunicarsi;
-nel mese di agosto le Messe nei giorni feriali saranno alle ore 8 e alle ore 19.  Nelle domeniche saranno alle ore 8, 9, 10, 11 e 19 (non sarà celebrata le messa delle ore 12).
Avvisi di A.C.:
-le riunioni infrasettimanali del gruppo di AC riprenderanno il primo martedì di ottobre;
- si segnala il nuovo sito WEB dall'AC diocesana: www.acroma.it
- si segnala il sito WEB  www.parolealtre.it , il nuovo portale di Azione Cattolica sulla formazione;
- si segnala il sito WEB  Viva il Concilio http://www.vivailconcilio.it/
iniziativa attuata per conoscere la storia, lo spirito e i documenti del Concilio Vaticano 2° (1962-1965) e per   scoprirne e promuoverne nella società di oggi tutte le potenzialità.

 

 

 

 

 

 

 

domenica 21 luglio 2013

Domenica 21-7-13 - 16° Domenica del Tempo Ordinario - Lezionario dell’anno C per le domeniche e le solennità – salterio: quarta settimana– colore liturgico: verde– Letture della Messa - avvisi parrocchiali e di A.C.


Domenica 21-7-13  -  16° Domenica del Tempo Ordinario -   Lezionario dell’anno C per le domeniche e   le solennità – salterio: quarta settimana– colore liturgico: verde– Letture della Messa -  avvisi parrocchiali e  di A.C.

Osservazioni ambientali: temperatura 26° C. Cielo: sereno, velato: è un piacevole giornata di estate romana, ancora non troppo calda. Canti: ingresso, Nella casa del Signore; Offertorio, Ti offro Signor; Comunione, Il Signore è il mio pastore. Il gruppo di AC era nei banchi a sinistra dell'altare, guardando l'abside.

Buona Domenica a tutti!

Prima lettura
Dal libro della Genesi (Gen 18,1-10a)

 In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. Egli si alzò e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dal'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: "Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre  senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po' d'acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l'albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che siete passati dal vostro servo".  Quelli dissero: "Fa' pure come hai detto". Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: "Presto , tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce". All'armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al suo servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l'albero, quelli mangiarono. Poi gli dissero: "Dov'è Sara, tua moglie?". Rispose: "E' là nella tenda". Riprese: "Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio".

Salmo responsoriale
Dal salmo 14

 Ritornello:
Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda.

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta denaro a usura
e non accetta doni contro l'innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

Seconda lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (Col 1,24-28)

 Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento  a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. E' lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo.

Vangelo
dal Vangelo secondo Luca (Lc 10,38-42)

 In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parole. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: "Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti". Ma il Signore le rispose: "Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta".

Sintesi dell'omelia della Messa delle nove in parrocchia

 La prima lettura e il Vangelo della Messa di questa domenica ci presentano esempi di accoglienza: quello di Abramo e quelli di Marta e Maria. Vi è però una differenza importante tra il primo e gli altri.
  Il brano della Genesi è centrato sulla grande generosità di Abramo. Egli, nelle ore della canicola, corre incontro ai misteriosi personaggi che arrivano, si preoccupa di far lavare loro i piedi, fa preparare per loro un vitello tenero e buono e delle focacce.  Egli chiama i tre suoi ospiti "Signore", al singolare. In questo i Padri della Chiesa videro un'immagine della Trinità, un solo Dio in tre persone. Dare ospitalità significa accogliere Dio.  Questa generosità di Abramo è meravigliosa. Quei personaggi che lo visitarono predissero ad Abramo che Sara, sua moglie, avrebbe avuto un figlio, ed Abramo e Sara non speravano più in un evento simile.
 Nel brano evangelico viene mostrata la generosità attiva di Mara, che ospita Gesù nella sua casa e si dà da fare per lui, per accoglierlo. Ma ci viene mostrato anche l'esempio di Maria che ascolta le parole di Gesù. Gesù dice che Maria ha scelto la parte migliore. Infatti si onora meglio l'ospite se lo si ascolta e, nel caso di Gesù, le sue parole erano parole di Dio. Maria accoglie Gesù, ma anche, ponendosi all'ascolto delle sue parole,  si fa accogliere da lui:  l'accoglienza in questo caso è reciproca.
 Dobbiamo seguire sia l'esempio di Marta che quello di Maria. Ascoltare gli altri è importante, per capire ciò di cui hanno bisogno.  Poi bisogna anche accoglierli con generosità operosa. Ascoltare le parole di Gesù significa capire che cosa Dio vuole a noi, che cosa si attende che facciamo. Ascoltare e seguire la parola di Dio cambia la nostra vita, come accadde ad Abramo e Sara.

Sintesi di Mario Ardigò, per come ha inteso le parole del celebrante – Azione Cattolica in San Clemente Papa – Roma, Monte Sacro Valli

Avvisi parrocchiali:
nessun avviso
Avvisi di A.C.:
-le riunioni infrasettimanali del gruppo di AC riprenderanno il primo martedì di ottobre;
- si segnala il nuovo sito WEB dall'AC diocesana: www.acroma.it
- si segnala il sito WEB  www.parolealtre.it , il nuovo portale di Azione Cattolica sulla formazione;
- si segnala il sito WEB  Viva il Concilio http://www.vivailconcilio.it/
iniziativa attuata per conoscere la storia, lo spirito e i documenti del Concilio Vaticano 2° (1962-1965) e per   scoprirne e promuoverne nella società di oggi tutte le potenzialità.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

domenica 14 luglio 2013

Domenica 14-7-13 - 15° Domenica del Tempo Ordinario - Lezionario dell’anno C per le domeniche e le solennità – salterio: terza settimana– colore liturgico: verde– Letture della Messa - avvisi parrocchiali e di A.C.


Domenica 14-7-13  -  15° Domenica del Tempo Ordinario -   Lezionario dell’anno C per le domeniche e   le solennità – salterio: terza settimana– colore liturgico: verde– Letture della Messa -  avvisi parrocchiali e  di A.C.

Osservazioni ambientali: temperatura 27°C . Cielo: sereno, velato. Canti: ingresso, Beati voi; Offertorio, Se qualcuno ha dei beni in questo mondo; Comunione, Ricorda tuo fratello. Il gruppo di AC era nei banchi a sinistra dell'altare, guardando l'abside.

Buona Domenica a tutti!

Prima lettura
Dal libro del Deuteronomio (Dt 30,10-14)

 Mosè parlò al popolo dicendo: "Obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in un questo libro della legge, e ti convertirai al Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l'anima. Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è del cielo, perché tu dica: 'Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?'. Non è al di là del mare, perché tu dica: 'Chi attraverserà per noi il mare, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?'. Anzi questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica".

Salmo responsoriale
Dal salmo 18

Ritornello:
 I precetti del Signore fanno gioire il cuore.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima,
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Più preziosi dell'oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.


Seconda lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (Col 1,15-20)

 Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile,primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state creati per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutti in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia li ad avere il primato su tutte le cose. E' piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli.

Vangelo
dal Vangelo secondo Luca (Lc 10,25-37)

 In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: "Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?". Gesù gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?". Costui rispose: "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso". Gli disse: "Hai risposto bene, fa' questo e vivrai.". Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è il mio prossimo?". Gesù riprese: "Un uomo scendeva da Gerusalemme da Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: "Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno". Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?". Quello rispose: "Chi ha avuto compassione di lui.". Gesù gli disse: "Va' e anche tu fa' così".

Sintesi dell'omelia della Messa delle nove in parrocchia
 
 Il brano evangelico di questa domenica tratta dell'amore verso il  prossimo,  della carità verso gli altri, attraverso la famosa parabola del Buon Samaritano.
 Un dottore della Legge mette alla prova Gesù e gli chiede che cose fare per meritare la vita eterna.  Gesù gli risponde chiedendogli di riferire che cosa sta scritto nella Legge. Il dottore della Legge risponde in modo eccellente: amare il Signore con tutto il cuore, l'anima e la forza e amare il prossimo come se stesso. Gesù lo approva, ma quello, volendo dare una giustificazione della sua domanda, chiede anche chi debba essere considerato il "prossimo". E' tale solo chi appartiene alla propria famiglia o alla propria città o alla propria nazione? Nell'antica concezione giudaica non si andava oltre la dimensione nazionale.
 Gesù risponde con una parabola. Racconta di un uomo che scendeva da Gerusalemme a Gerico. Parla di un uomo, senza alcuna ulteriore caratterizzazione, non dice, in particolare, se fosse ebreo o non. Caduto nelle mani dei briganti,  quell'uomo venne percosso a sangue e lasciato mezzo morto per strada. Un sacerdote, che passava di lì, lo vide ma passò oltre. Probabilmente per il timore di toccare il sangue di un ferito o di un morto e divenire in tal modo, secondo le concezioni rituali del tempo, inidoneo a celebrare le cerimonie rituali. Passò anche un levita e anche lui, dopo aver visto il ferito passò oltre. Il sacerdote e il levita appartenevano a categorie che, al tempo di Gesù, erano importanti  e dalle quali ci si aspettavano comportamenti esemplari. Un Samaritano, appartenente a un popolo disprezzato dagli ebrei del tempo di Gesù, passando accanto al ferito ne ebbe compassione, lo medicò e lo caricò sulla sua cavalcatura. Possiamo pensare che il Samaritano, caricato il ferito, sia andato a piedi  accanto a lui, come un servo. Il Samaritano affidò poi quell'uomo a un albergatore, pagandolo perché si prendesse cura del ferito e  promettendo di tornare per saldare il conto. Gesù, a questo punto, chiede al dottore della Legge chi si era fatto più prossimo al ferito. Non tratta invece della questione se il ferito potesse essere considerato prossimo delle tre persone che gli erano passate accanto per strada. Il dottore della Legge risponde che era stato il Samaritano ad essersi fatto più prossimo a quell'uomo e Gesù lo invita a fare altrettanto.
 L'insegnamento del brano evangelico è l'invito a farsi prossimi degli altri, senza esclusioni, senza discriminazioni, quindi a farci muovere dalla compassione per le necessità e le sofferenze altrui, operando poi di conseguenza, senza mantenere quel sentimento solo a livello interiore. Insomma, dobbiamo essere anche noi Buoni Samaritani.

Sintesi di Mario Ardigò, per come ha inteso le parole del celebrante – Azione Cattolica in San Clemente Papa – Roma, Monte Sacro Valli

Avvisi parrocchiali:
nessun avviso

Avvisi di A.C.:
-le riunioni infrasettimanali del gruppo di AC riprenderanno il primo martedì di ottobre;
- si segnala il nuovo sito WEB dall'AC diocesana: www.acroma.it
- si segnala il sito WEB  www.parolealtre.it , il nuovo portale di Azione Cattolica sulla formazione;
- si segnala il sito WEB  Viva il Concilio http://www.vivailconcilio.it/
iniziativa attuata per conoscere la storia, lo spirito e i documenti del Concilio Vaticano 2° (1962-1965) e per   scoprirne e promuoverne nella società di oggi tutte le potenzialità.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

domenica 7 luglio 2013

Domenica 7-7-13 - 14° Domenica del Tempo Ordinario - Lezionario dell’anno C per le domeniche e le solennità – salterio: seconda settimana– colore liturgico: verde– Letture della Messa - avvisi parrocchiali e di A.C.


Domenica 7-7-13  -  14° Domenica del Tempo Ordinario -   Lezionario dell’anno C per le domeniche e   le solennità – salterio: seconda settimana– colore liturgico: verde– Letture della Messa -  avvisi parrocchiali e  di A.C.

Osservazioni ambientali: temperatura 24 C. . Cielo: sereno; una splendida mattinata romana. Canti: ingresso, Alzo gli occhi verso il cielo; Offertorio, Sei grande Dio; Comunione, Resta con noi Signore la sera. Il gruppo di AC era nei banchi a sinistra dell'altare, guardando l'abside.

Buona Domenica a tutti!

Prima lettura
Dal libro del profeta Isaia (Is 66,10-14c)

 Rallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa tutti voi che l'amate. Sfavillate con essa di gioia tutti voi che per essa eravate in lutto. Così sarete allattati e vi sazierete al seno delle sue consolazioni; succhierete e vi delizierete al petto della sua gloria. Perché così dice il Signore: "Ecco, io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace; come un torrente in piena, la gloria delle genti. Voi sarete allattati e portati in braccio, e sulle ginocchia sarete accarezzati. Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò; a Gerusalemme sarete consolati. Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, le vostre ossa saranno rigogliose come l'erba. La mano del Signore si farà conoscere ai suoi servi".

Salmo responsoriale
Dal salmo 65

Ritornello:
Acclamate Dio, voi tutti sulla terra.

Acclamate Dio, voi tutti sulla terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: "Terribili sono le tue opere!".

"A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome".
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini.

Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia Benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.


Seconda lettura
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (Gal 6,14-18)

Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma si pace e misericordia, come su tutto l'Israele di Dio. D'ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

Vangelo
dal Vangelo secondo Luca (Lc 10,1-12.17-20)

 In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: "La messe è abbondante, ma pochi sono gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi a mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare  nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: 'Pace a questa casa!'. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano e dite loro: ' E' vicino a voi il regno di Dio!'. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: 'Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino'.  Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città". I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: "Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome". Egli disse loro: " Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico; nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli".

Sintesi dell'omelia della Messa delle nove in parrocchia

 Qualche volta nella riposta a Dio teniamo conto troppo delle nostre idee e delle nostre necessità e questo influisce sull'efficacia della nostra missione di evangelizzazione.  Nel Vangelo di oggi troviamo alcune indicazioni in merito.
 Si legge che Gesù inviò davanti a sé settantadue persone. Nella concezione giudaica di quel tempo il numero di settantadue indicava, sulla base di ciò che si legge nel libro della Genesi, tutti i popoli della Terra. Dunque il messaggio di salvezza cristiano è universale, rivolto a tutte le genti, senza esclusione: esso è inclusivo. Richiede pertanto che si  porti la pace. Le divisioni  tra gli esseri umani non contano.  Cristo infatti, colui che ci manda in missione, le precedette tutte, nella Creazione.
 Nella prima lettura si parla di Gerusalemme, città in cui si sarà consolati: verso di essa la pace scorrerà come un fiume, è scritto. E, in effetti, in ebraico la parola "Gerusalemme" reca in sé la radice della parola shalom, "pace" in ebraico. La pace, non solo come assenza di guerra, ma come pienezza dell'esistenza,  è connaturata al messaggio di salvezza cristiano.
 Sappiamo essere messaggeri di pace nella nostra missione evangelizzatrice? O, ad esempio, appartenendo a un gruppo ecclesiale, diffidiamo di coloro che appartengono agli altri gruppi?
 Fare pace richiede essere capaci di dialogo con gli altri. Se non sappiamo fare pace e portare pace, se non siamo capaci di dialogo con gli altri, la nostra opera è inficiata nell'essenza. Il resto è solo sovrastruttura.

Sintesi di Mario Ardigò, per come ha inteso le parole del celebrante – Azione Cattolica in San Clemente Papa – Roma, Monte Sacro Valli
Avvisi parrocchiali:

-oggi, prima domenica del mese, le offerte raccolte durante la Messa saranno destinate alle famiglie in difficoltà che hanno chiesto aiuto. Il parroco ci parla di un caso particolare, leggendo una lettera che gli è pervenuta in questi giorni.


Avvisi di A.C.:
-le riunioni infrasettimanali del gruppo di AC riprenderanno il primo martedì di ottobre;
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- si segnala il sito WEB  Viva il Concilio http://www.vivailconcilio.it/
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